Partiamo dallo “show”, che rende l’evento unico nel suo genere, fin da quando nel 1987 sono state introdotte le Prove Speciali: uno spettacolo appositamente creato per dar vita a battaglie sul filo dei decimi di secondo. Oltre a queste, tante sono state le spettacolari iniziative all’interno dei paddock, che quest’anno si sono riempiti di 58.000 spettatori. Tra questi, non mancava l’immenso stand di Rally Dreamer e un team di dipendenti People Design in visita, di cui potrete leggere il racconto a seguire.
Il grande protagonista del Monza Rally Show: il rally
Otto le Prove Speciali (raggruppate in cinque percorsi) che il nostro Pilota Marco Belli, vincitore dell’International Rally Cup nella classe R4, ha affrontato: Autodromo, Roccolo, Grand Prix, Parabolica e Monza.
Mentre nel pomeriggio di domenica 8 dicembre si è tenuta appunto la classica sfida “uno contro uno” del Master’s Show. Ottanta le vetture che hanno sfilato nell’ultima giornata dell’evento.
Per molti dei nostri dipendenti, partecipare ha rappresentato un sogno. Ecco il racconto di uno di loro!
L’esperienza di Monza, la mia prima volta a Monza, è stata emozionante.
Mancava solo Monza all’appello dei principali circuiti italiani, un circuito storico, un circuito prevalentemente automobilistico, un circuito diverso.
Solitamente le piste sono al di fuori della città, più o meno lontane dai centri abitati, Monza invece no, è dentro la città, dentro il parco principale e si raggiunge l’ingresso alberato tramite viale Enzo Ferrari e vedere gente fare jogging attorno al tracciato mi ha fatto capire come il circuito sia parte integrante delle abitudini dei monzesi.
Varcato il cancello si percorre un viale alberato, si svolta a destra e attraversato il solito tunnel si accede al parco chiuso: da quel momento i rombi di scarico, l’odore di gomma e lo stridio di freni fanno il resto.
Non avevo mai avuto l’occasione di entrare in una macchina da rally né di parlare con un esperto del campo;
l’esperienza è stata unica e mi ha permesso di capire come e perché nasce una vettura così diversa che nulla ha di uguale alla sua omonima stradale.
Andrea Z.
#We are different