Skip to main content

Cari ragazzi,

oggi vorrei parlare di carriera. Quanti sacrifici siete di sposti a fare per crescere professionalmente? La risposta non è così scontata…

Quando si è giovani si pensa che la carriera proceda in modo lineare: un bel voto i laurea, un master, un posto in una bella azienda, la possibilità di diventare manager, dirigenza, board.

Ben presto è chiaro che non funziona così. Si sale, si scende, si esce, si entra, una battuta d’arresto, un’accelerazione, un incidente, un colpo di fortuna e si ricomincia.

Il percorso professionale spesso ci pone di fronte a tante situazioni inaspettate…

SU E GIÙ, GIÙ E SU.

Ma cosa significa fare carriera? Quali sono le basi per sviluppare il proprio percorso professionale? Partiamo dal principio, credo sia utile iniziare facendo a se stessi alcune semplici domande:

  • Cosa VOGLIO diventare?
  • Dove POSSO arrivare?
  • Quanti SACRIFICI sono disposto a fare?

Direi che l’ultima domanda rappresenta la chiave di tutto: la misura del sacrifico mostra quanto ognuno di noi tiene o meno a qualcosa/qualcuno.

 

I COLPI CHE SARETE  DISPOSTI  AD INCASSARE VI  DARANNO ANCHE  LA MISURA DELLA CRESCITA  😉 

 

La verità è che per alzare l’asticella è necessario lavorare e fare sacrifici. Vale per lo studio, vale per il lavoro, lo sport e le relazioni. Non ci sono scappatoie, non è detto che si arrivi dove si vuole ma se si vuole sognare in grande ( pur sempre consci dei propri limiti) è necessario fare sacrifici. Chiedetevi questo, la soglia è necessaria.

Sotto non c’è miglioramento e sopra non c’è soddisfazione ma solo tanto sacrificio. Magari non si salirà mai sul podio ma ogni giorno con il sorriso si lavorerà per raggiungere la propria migliore versione.

IN OGNI CASO SCEGLIETE SEMPRE DI ESSERE FELICI.

Tutti facciamo (o abbiamo fatto) errori lungo la nostra strada professionale, da alcuni abbiamo imparato tanto, da altri poco-o-niente (e infatti continuiamo a ripeterli).

Ma quali sono le lezioni che è bene tenere sempre in mente per costruire il proprio percorso professionale?

  1. Prima di voler gestire gli altri, impara a gestire te stesso. I tuoi comportamenti, le frustrazioni, le attese, l’insuccesso.
  2. Usa il tempo con saggezza: in modo efficiente e produttivo.
  3. Ogni ostacolo che incontri rappresenta un gradino sulla scala del successo. Gli errori aiutano a “correggere il tiro”
  4. Non c’è un modo giusto o sbagliato, ognuno arriva con il proprio “passo”
  5. Il talento non basta, occorrono duro lavoro e tenacia
  6. Le competenze non bastano: servono attitudine, giusto approccio con le persone,
    gestione dei collaboratori, le relazioni professionali, il saper reggere l’attesa e la pressione, saper gestire l’ansia, lo stress, l’insuccesso,

Vorrei però aggiungere un punto fondamentale che spesso viene messo in secondo piano nella definizione delle qualità fondamentali per essere una persona di successo. Cosa ripaga nel lungo periodo?

Trattare gli altri con rispetto, gentilezza e onestà e trasparenza. Si tratta di una qualità fondamentale, vedrai ti sarà riconosciuto.

Il modo in cui tu tratti le persone quando sei una fase ascendente o in una posizione di potere sarà il modo in cui le persone tratteranno te quando vivrai una fase discendente o di ripiego.

IMPEGNATEVI A DIVENTARE UNA PERSONA DI VALORE E NON SOLO DI SUCCESSO

 

Il successo va e viene, è per gli altri. Il valore è per sempre, è per te.

La vita non andrà mai come ci aspettiamo, ci saranno sconfitte e vittorie. Ma il rispetto, l’umiltà e la trasparenza non dovrebbero mail mancare in qualsiasi rapporto lavorativo e interpersonale.

Concludo aggiungendo solo un concetto a me molto caro. La pandemia ha amplificato  la condizione di incertezza collegata al mondo del lavoro spingendo le persone ad accontentarsi senza chiedere di più a se stessi. Lo dimostrano i dati di un sondaggio dell’Istituto Demopolis per la Rai in occasione del Primo Maggio. Credo però che sia fondamentale crederci sempre e comunque.


A me piace essere chiaro e schietto, credo che esistano 2 tipologie di persone:

  • Quelle che hanno un sogno e fanno di tutto per inseguirlo
  • Quelle che pensano di avere un sogno, ma lo accettano per quanto tale e basta

Vorrei incontrare sul mio cammino sempre più persone che con caparbietà credono nelle proprie potenzialità e fanno di tutto per raggiungere i propri sogni. Crediamoci di più e facciamo di tutto per lasciare il nostro contributo, senza pensare troppo alle conseguenze.

Vi lascio con la testimonianza di Lorenzo: “L’ ambizione di crescere mi ha spinto a impegnarmi al massimo per far emergere le mie qualità.” Un ragazzo che ha creduto fortemente nel suo sogno: diventare ingegnere meccanico.

Alla prossima,

Pietro

Pietro Pometti

Responsabile del Percorso Lavorativo per Ingegneri Meccanici

One Comment

  • Stefano Clari ha detto:

    Io inseguo il sogno di diventare un buon progettista meccanico, ma più imparo, studio e cresco e più mi sembra di non sapere abbastanza. La mia fame di know how mi ha spinto diverse volte a riprendere gli studi, corsi a non finire. A 53 anni ho più fame di crescita di quando avevo 20 o 30 anni. In quasi 30 anno ho coperto tantissimi settori e la cosa divertente è che i problemi sembrano sempre più facili.

Leave a Reply